L'occhio selvaggio
Ha usato una macchina fotografica come la maggior parte degli uomini usa una donna - e una donna come qualcosa che tieni in una gabbia!
Per avere del materiale realistico per il suo documentario, Paolo, un regista italiano, non indietreggia dinanzi a nulla. In compagnia della sua amante Barbara, che ha convinto a lasciare il marito, e di una troupe improvvisata viaggia intorno al mondo per riprendere l'attualità e i suoi drammi. A Singapore riprende alcune prostitute sordomute e convince un medico a provare su alcuni tossicomani alcune cure molto energiche. Nel Siam, circuisce un sultano caduto in miseria cercando di convincerlo a vendergli una delle sue mogli, mentre a Saigon - incurante del pericolo - si avvicina ai guerriglieri e riesce a riprendere un'esecuzione capitale. Essendo venuto a conoscenza dei particolari di un attentato, decide di riprendere personalmente l'esplosione, ordinando al suo operatore di non abbandonare mai la macchina da presa, neppure dinanzi alla morte di Barbara.